"...L'atteggiamento empatico è entrare nel mondo percettivo dell'altro e sentirsi come a casa propria essendo sensibili in ogni momento ai cambiamenti emozionali e di significato dell'altro. Essere empatici vuol dire vivere temporaneamente nella vita dell'altro muovendosi delicatamente, senza giudicare o tentare di rendere esplicito ciò che non lo è..." ROGERS
ma così, tanto per dire.....secondo voi il reato di falso si configura solo se ci attacchi le scritte e il marchio falsificato - in questo caso Ferrari - oppure basta anche solo che la linea estetica sia uguale ?
Vi risulta che ci sia una sorta di "brevetto" sull'estetica ? A me no.
TESSERA SOCIO TITOLARE 2011 N°135 TESSERA SOCIO TITOLARE 2010 N°137 TESSERA SOCIO TITOLARE 2009 N°127 "Life is racing, everything else is just waiting..."
Solo per l'estetica infatti nessuno può dirti nulla...Ma l'apposizione del marchio Ferrari su una vettura che palesemente ne ricalca le caratteristiche estetiche, è senza dubbio considerato contraffazione.
Solo per l'estetica infatti nessuno può dirti nulla...Ma l'apposizione del marchio Ferrari su una vettura che palesemente ne ricalca le caratteristiche estetiche, è senza dubbio considerato contraffazione.
Qualche giurista mi spiega se anche per la contraffazione esiste la "modica quantità per uso personale"??
Cioè, se mi faccio una finta ferrari e non la sto vendendo ma la uso per me, chi sto ingannando? Quindi non posso mettere la scritta Turbo sul portellone della mia Uno 45, altrimenti mi accusano di avere falsificato la Uno Turbo? bho.
Io, invece, posso denunZiare tutti quei bei bimbi che: "mamma! mamma!!! guarda, la feRari di Sonny Crockett!!"
cos'è? Diffamazione? Falsificazione? Mistificazione? Ingannazzione? nessuna delle tre, solo A e B, entretra (questa è per SuperCì) le risposte?
vabbè, meglio che chiudo per oggi và...
l'ho capita solo perchè sono estremamente intelligente.... ........ e comunque complimenti... quello davvero in forma nella scrittura creativa sei te in questo periodo!!!!
"...L'atteggiamento empatico è entrare nel mondo percettivo dell'altro e sentirsi come a casa propria essendo sensibili in ogni momento ai cambiamenti emozionali e di significato dell'altro. Essere empatici vuol dire vivere temporaneamente nella vita dell'altro muovendosi delicatamente, senza giudicare o tentare di rendere esplicito ciò che non lo è..." ROGERS